Strangozzi alla spolentina – Don Matteo

Don Matteo

In L’amore sbagliato, vediamo Don Matteo a tavola con Sofia, Natalina e il piccolo Cosimo mentre cenano con un piatto di pasta che ci siamo immaginate essere i tradizionali strangozzi alla spolentina.

Gli strangozzi (chiamati anche stringozzi o strozzapreti) sono un tipo di pasta lunga fatta in casa, simile alle fetuccine o tagliolini, antica e originaria della zona di Foligno e di Spoleto. Viene preparata con un impasto senza uova, a base di farina di semola, farina 00, olio e acqua da far riposare qualche minuto prima di stenderlo e tagliarlo a fettine.

Il loro nome sembra che derivi dal termine stringa, poiché la pasta assomiglia molto ai lacci in cuoio delle scarpe di un tempo.
Sono altresì detti strozzapreti o strangolapreti,  poichè ai tempi del dominio dello Stato Pontificio, i rivoltosi anticlericali strangolavano, gli ecclesiastici di passaggio con le stringhe delle scarpe, simili appunto a questo tipo di pasta.

Tipico piatto del pranzo domenicale gli  strangozzi alla spolentina vengono serviti con un condimento di pomodoro e prezzemolo.

Nel settimo episodio dell’undicesima stagionen, L’Amore sbagliato, mentre le indagini vertono su una ragazzina che subisce un atto di bullismo, il pm Nardi chiede al Maresciallo Cecchini di tenere Patatino, il suo cane, lontano dalla ex fidanzata che se lo vuole riprendere. Una sera il Maresciallo Cecchini si presenta in canonica per parlare del caso e trova Don Matteo, Sofia, Natalina e il piccolo Cosimo a tavola a mangiare della pasta: appunto gli strangozzi alla spolentina. A Cecchini viene offerto il piatto non mangiato da Cosimo che a malincuore rifiuta perchè a dieta allora Don Matteo una volta trovato solo finisce la pietanza avanzata.

 

Ingredienti per 4 persone

Farina 00  150 g
Semola di grano duro rimacinata 150 g
Acqua fredda 200 ml
Olio EVO 1 cucchiaio
per il sugo
Pomodori maturi 600 g
 Olio EVO  4 cucchiai
Aglio 2 spicchi
Prezzemolo 2 ciuffi

 

Preparate la pasta: in una terrina ponete la farina,  la semola e un pizzico di sale, quindi mescolate bene e trasferite il tutto su una spianatoia. Formate la classica fontana con il buco al centro, aggiungete l’acqua, poca alla volta, e l’olio, continuate ad impastare fino ad ottenere un composto molto liscio e morbido; formate una palla, avvolgetelo con la pellicola e lasciatelo riposare per 10-15 minuti.

 

Nel frattempo preparate il sugo:

prendete i pomodori, mondateli, lavateli e tagliateli in quarti.

 

 

In una padella antiaderente fate rosolare l’aglio con l’olio un pochino di prezzemolo tritato.
Appena sarà imbiondito aggiungete i pomodori e una presa di sale.
Lasciate cuocere per circa 10  minuti a fuoco dolce, o fino a che il sugo non avrà ottenuto una consistenza piuttosto densa.

Riprendete l’impasto e  stendetelo  con il mattarello in una sfoglia dello spessore di 2 mm (circa il doppio dello spessore delle comuni tagliatelle), infarinate leggermente la superficie e arrotolatela su se stessa. Tagliate il rotolo così ottenuto a fettine spesse circa 1cm, prestando attenzione ad  aprirle e separarle. Infarinate leggermente gli strangozzi.

Poco prima che il sugo sia pronto, mettete a bollire abbondante acqua salata in una pentola capiente e fateli cuocere per 5 minuti. Scolateli ancora al dente e uniteli al sugo; fateli saltare per un paio di minuti.

Dividete e servite.

Consigli

  • Ricordatevi di separare immediatamente gli strangozzi appena tagliati, lasciando dello spazio tra l’uno e l’altro, in modo che si asciughino senza attaccarsi.
  • Potete aggiungere peperoncino al soffritto o pecorino grattugiato alla fine

Sicuramente
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Diversamente
In sostanza
In pratica
PraticamenteDunque
di Conseguenza
Sebbene
Benchè
Inoltre
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